Dubbi e speranze per il post coronavirus

Dubbi e speranze per il post coronavirus
Marzo 14, 2020 No Comments Corsi e Laboratori, Musica, News, Scuola, Spettacoli, Teatro Alessandro Maranesi

Ad oggi, non credo sia possibile fare una previsione su quale sarà il destino dell’economia locale, ovviamente legata ai destini nazionali e mondiali.

Ogni categoria ne soffrirà, senza distinzione.

Attualmente la nostra attività è sospesa e si attiene alle direttive governative.

I danni al momento non sono calcolabili, dipenderà dalla durata dell’emergenza. Molti dei nostri progetti sono legati alle scuole ed ora sono nella fase principale; se non ci sarà la possibilità di concluderli, oltre al danno economico ci sarà il rammarico di aver dato ai ragazzi un percorso incompleto. Confidiamo nella sensibilità dell’amministrazione comunale e della scuola, per trovare una soluzione adeguata. Per quanto riguarda gli altri progetti, corsi e spettacoli, ad esempio, verranno recuperati non appena possibile.

La nostra intenzione è approfittare di questa pausa forzata per studiare e creare. Nella nostra pagina facebook ad esempio, abbiamo chiesto a tutti i followers di condividere con noi, musica, libri, film, arte in genere: ci si lamenta di non avere mai il tempo per poter leggere un libro, vedere un film, ascoltare musica, scrivere e prendersi cura di se stessi, nel senso più ampio che può avere questa espressione. Quale occasione migliore per poterlo fare?

Al Governo diamo massima solidarietà e collaborazione: comprendiamo la difficoltà a gestire un evento così nuovo e imprevedibile.

Senza la collaborazione e la responsabilità di ogni singolo cittadino non sarà facile uscirne in tempi brevi. Mi auguro però, che negli interventi che farà per aiutare le aziende, gli artigiani e tutti i lavoratori in genere, non si dimentichi degli operatori culturali, che riguardano associazioni come la nostra, attori, cantanti, musicisti, fonici, insomma, tutti coloro che lavorano nello spettacolo, che non di rado vengono messi in secondo piano e consideratori lavoratori di serie B.

Il prossimo futuro credo ci riserverà momenti ostici e di grandi sacrifici, sotto ogni punto di vista, dove la preoccupazione principale sarà la ripresa economica.

Spero che questa dura esperienza non sia vana e ci aiuti a migliorare come popolo, ad essere più solidali, empatici e responsabili con il prossimo e mettere sempre in primo piano l’essere umano.

L’articolo completo di Vivere Fermo

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