Agorà, la piazza virtuale

Agorà, la piazza virtuale
Marzo 21, 2020 No Comments Musica, News, Spettacoli, Teatro Alessandro Maranesi

Lo scorso 18 marzo, insieme ad Antonella Malvestiti, abbiamo pensato di creare un gruppo facebook, chiamato “Agorà”, per condividere, in questo duro periodo di quarantena, performance e contenuti artistici.
Quali sono le motivazioni che ci hanno spinto alla creazione del gruppo?

La prima è stata, senza ombra di dubbio, quella di voler combattere la noia dello stare chiusi in casa, senza impegni fissi e apparentemente fermi; l’altra è quella di cercare un filo di congiunzione e comunicazione con l’esterno pur restando distanti.

Ed è così che si è attivato il pensiero creativo, da cui è partito un flusso di idee quasi inarrestabile che ha chiesto con insistenza di essere preso in considerazione e di essere trasformato in qualcosa di bello, che rimandi all’arte, da condividere, infine, in una piazza virtuale, non a caso chiamata Agorà.

Realizzato quello che sarà il contenitore, parte la prima riflessione

La noia è un’emozione negativa o un’opportunità?

Purtroppo i ritmi estremi della vita moderna ce la fa considerare come un problema da risolvere il prima possibile.

Invece è una esperienza necessaria e importante

La noia permette di fare introspezione, di pensare e riflettere, di  ascoltare il silenzio alla ricerca di soluzioni, inedite e fantasiose, per reagire ad essa, diventando un vero e proprio allenamento per la creatività. Non di rado aiuta a scoprire nuovi talenti e attitudini, spesso sepolti dalla routine quotidiana

Insomma, la noia non deve essere vissuta come una perdita di tempo, ma come un importante momento di crescita, opportunità di sperimentare, di pensare, di creare qualcosa di nuovo.

Uno studio dell’University of Central Lancashire, nel Regno Unito afferma che quando ci stiamo annoiando ci vengono in mente le idee migliori. Secondo i ricercatori britannici la noia è il segreto della creatività. Credere che i lampi di genio siano frutto di un ambiente pieno di stimoli, è un errore. Se si vuol trovare un’idea vincente, non è un bene ammazzare il tempo con i dispositivi tecnologici (smartphone, tablet, pc, ecc.), ma occorre lasciarsi coccolare dalla noia.

Noi sosteniamo, d’accordo con questa tesi, che i dispositivi tecnologici sono degli strumenti eccezionali, ma il loro ruolo è quello di essere un mezzo, non un fine: un mezzo straordinario per condividere idee, che diventano lo spunto per realizzare progetti e produrre arte, e per rendere tutto fruibile, in modo semplice a veloce, a chiunque sia munito di uno di questi dispositivi.

Un uomo non è ozioso se è assorto nei propri pensieri; esiste un lavoro visibile ed uno invisibile. (Victor Hugo)

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